L'inverno, si sa, è un periodo in cui tutti noi stiamo più volentieri a casa, in compagnia di un buon libro o alle nostre serie TV preferite.
Momenti perfetti per degustare un ottimo vino, abbinandolo alle pietanze che più ci piace consumare durante queste fredde giornate.
Non esiste una regola universalmente valida per l'abbinamento tra cibo e vino, tuttavia esistono delle scuole di pensiero di cui si può tener conto in fase di scelta.
Una prima interpretazione considera buona norma associare per similitudine i sapori: grasso con rotondo, acido con aspro, salato con sapido, magro con leggero, morbido con delicato, dolce con dolce, amaro con amarognolo, fresco con fragrante, corposo con strutturato.
Altri sostengono invece il concetto di contrasto di sapori tra piatto e vino, superando il principio dell'assonanza, ritenendo più interessanti le contrapposizioni che arricchiscono di sfumature inesplorate l'esperienza organolettica.
Tuttavia, come per tutti i canoni, subentrano le eccezioni: gli eccessi di contrasto e la sensibilità soggettiva. A volte sono proprio il palato del degustatore e l’esperienza che rivoluzionano gli abbinamenti tradizionali, creandone di nuovi più stimolanti e provocanti.
Una sola regola vale la pena di essere sempre tenuta a mente: il concetto di equilibrio. In poche parole, tanto è succulento e saporito il piatto che andiamo a consumare, tanto più sostenuto e strutturato dovrà essere il vino abbinato, laddove un primo piatto leggero, una vellutata di verdure o un formaggio fresco troveranno il miglior alleato in un vino bianco leggero, fruttato e delicato.